Il caffè alleato dell’idratazione. Meglio se filtro o solubile.

Il caffè al secondo livello nella piramide dell’idratazione alimentare. A confermare gli effetti benefici un esperto in campo medico, il professor Marcello Ticca.

L’estate è più o meno alle porte e, si sa, nelle stagioni più calde il nostro organismo necessita di una maggiore idratazione. Gli esperti dicono che il nostro corpo, soprattutto con la sudorazione, perde in media 2,5 litri di liquidi al giorno. C’è quindi bisogno di reintegrarne almeno 2; non tutti però riescono a bere solo acqua. Il caffè può essere un’ottima alternativa. La conferma arriva anche da una ricerca condotta dalla Facoltà di Sport e Scienze Motorie dell’Università di Birmingham (GB) e pubblicata sulla rivista Plos One. A un campione di circa 50 persone di sesso maschile sono state somministrate quattro tazze di caffè da 200 ml al giorno. Gli scienziati hanno constatato che, assumendo la caffeina, i pazienti non hanno avuto in alcun caso problemi di disidratazione.

A spiegarcelo meglio il Professor Marcello Ticca, primo ricercatore dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e volto noto di Medicina 33, il quotidiano di medicina del Tg2. Ha appena pubblicato un libro Miraggi alimentari: 99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo.

In che modo il caffè contribuisce a soddisfare il fabbisogno idrico dell’organismo?

Nella nostra realtà il contributo del caffè al fabbisogno idrico dell’organismo è modesto, dato che un espresso all’italiana in media non supera i 30 ml. Ben diverso è il consumo di caffè filtrato o americano (circa 150 ml di volume) o caffè solubile (80-190 ml di capacità media per tazza). In questi casi il caffè contribuisce significativamente a soddisfare le necessità quotidiane di liquidi, analogamente ad altre bevande.

moak fileter coffee
estrazione caffè filtro

Il caffè aiuta la diuresi?

Gli effetti diuretici del caffè sono dovuti quasi esclusivamente alla caffeina, attraverso vari meccanismi diretti sul rene, la cui entità è simile a quella dell’acqua, anche a causa del rapido instaurarsi della tolleranza alla azione della caffeina. È stato però anche notato che il caffè stimola l’assorbimento di acqua e sodio da parte del digiuno, una sezione dell’intestino tenue: una azione che ridimensiona ulteriormente i possibili effetti diuretici complessivi di questa bevanda.

Gli effetti diuretici del caffè e le dosi consigliate valgono anche per chi fa sport?

E’ importante sapere che pochi anni fa una rassegna di dieci studi ha chiarito una volta per tutte quanto fosse ingiustificato quel suggerimento che veniva impartito agli atleti:“evitate il consumo di caffè o di bevande contenenti caffeina”. La realtà è che anche in queste situazioni il consumo moderato di bevande contenenti caffeina non provoca squilibri idroelettrolitici; inoltre, la tolleranza alla caffeina riduce la possibilità che tali squilibri possano determinarsi.

 

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