Caffè e Salute. Col caffè ci sento meglio

Il caffè influenza la nostra capacità uditiva. La scoperta, questa volta, arriva dall’Italia, grazie a un recente studio condotto da Giorgia Girotto e Dragana Vuckovic del Burlo Garofolo/Università di Trieste, in seguito a campionamenti di comunità isolate provenienti dall’Italia e dall’Asia Centrale (questi ultimi raccolti durante la spedizione scientifica “Marco Polo”). Due giovani ricercatrici, entrambe italiane, che noi abbiamo intervistato per spiegarci meglio come il caffè può essere, ancora una volta, un ottimo alleato della salute.

Da dove è nata l’idea di condurre lo studio?

Studiando da anni la genetica del gusto e la genetica delle perdite uditive e avendo a disposizione migliaia di dati di individui provenienti da Italia, Caucaso e Asia centrale, abbiamo provato a combinare diverse variabili (nello specifico il caffè, il fumo, la cioccolata, il tè, il vino, la birra, i super alcolici, il latte e i suoi derivati) identificando solo un’associazione con il caffè.

I test sono stati effettuati prendendo in considerazione gruppi di persone appartenenti a diverse comunità, dalla Puglia alle regioni del Centro Asia. Perchè?

Da anni il nostro gruppo studia le comunità isolate ovvero popolazioni che, per motivi geografici, storici e/o linguistico-culturali sono state isolate dal resto della popolazione. Lo studio dei fattori genetici e ambientali che influenzano tratti complessi come ad esempio l’udito, dovrebbe quindi essere facilitato dallo studio degli isolati genetici, poichè sia la componente genetica che quella ambientale, quali ad esempio il clima e la dieta, sono molto più omogenee e rimaste tali per secoli. Il dato interessante è che abbiamo trovato l’associazione tra udito e caffè in popolazioni cuturalmente e geneticamente molto diverse. Infatti, abbiamo trovato una associazione positiva in comunità provenienti da Puglia, Sardegna, Azerbaijan e Tajikistan, nonostante siano caratterizzate da un diverso stile di vita e consumino differenti miscele di caffè (ad es. espresso in Italia e caffè turco, lungo la via della seta)

In che modo il caffè può migliorare le funzioni uditive?

In realtà possono essere molte le molecole e i meccanismi coinvolti. Dati della letteratura hanno dimostrato che il caffè contiene una maggiore concetrazione di molecole antiossidanti, cioè sostanze che proteggono dal danneggiamento cellulare (indotto ad es. dai radicali liberi). Inoltre si sa che uno dei principali componenti del caffè è la trigonellina, una sostanza che, in modelli animali, ha un effetto protettivo in presenza di patologia uditiva.

Quante tazzine al giorno influiscono sul suo effetto benefico?

Due o tre tazzine di caffè al giorno mostrano una associazione significativa con una migliore funzione uditiva rispetto al consumo di una sola o più di tre tazzine. Questo risultato riguarda le quattro comunità in cui abbiamo osservato l’effetto benefico del caffè e si riferisce ai soggetti che abitualmente lo bevono.

Anche il decaffeinato può proteggere dalle patologie uditive?

Purtroppo non avevamo raccolto i dati riguardanti al decaffeinato. Tuttavia, dagli studi più recenti sembra che l’effetto benefico del caffè derivi dalla presenza di molecole antiossidanti contenute nel caffe, e, non essendo la caffeina una molecola con proprietà antiossidanti, in linea di principio anche il decaffeinato potrebbe avere un effetto benefico.

Per maggiori informazioni: giorgia.girotto@burlo.trieste.it

 

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