Porte Aperte per gli amici a quattro zampe. Dalla Fipe la rivoluzione “pet friendly”

Dopo hotel e spiagge, presto anche bar e i ristoranti potranno accogliere gli amici a quattro zampe. La bella notizia è stata lanciata da Fipe Confcommercio (Fererazione Italiana Pubblici Esercizi). Da oggi quindi, i cani accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola avranno libero accesso ai pubblici esercizi. Niente più cartelli e divieti all’ingresso di negozi e locali pubblici. I dettagli della normativa sono contenuti nel Manuale di Corretta Prassi Operativa per Ristorazione, Gastronomia e Pasticceria redatto proprio dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Per saperne di più abbiamo intervistato Marcello Fiore, Direttore Generale della Fipe.

Perché l’Italia si è adeguata così tardi considerando che la norma negli altri Paesi è in vigore dal 2004?

In realtà non vi era un obbligo di adeguamento ad una norma in particolare. La Fipe ha redatto il proprio Manuale di corretta prassi operativa sulla base delle disposizioni del Regolamento CE n. 852/2004 sull’igiene degli alimenti e la linea guida del Ministero della Salute emanata nel 2011.

Esiste un limite di taglia per i cani?

No. Non esiste alcun limite di taglia. Esiste però il buon senso dei padroni e degli esercenti.

 

Sarà obbligatorio per il gestore del locale far entrare animali domestici, anche se non è favorevole?

Il gestore del locale potrà decidere se accogliere o meno gli amici a quattro zampe, ampliando magari il giro dei clienti della propria attività, ma Asl e Comuni non potranno più impedirne l’ingresso per motivi igienico-sanitari. Per i cani-guida dei non vedenti, invece, resta l’obbligo del titolare del pubblico esercizio di farli accedere anche senza museruola, pena pesanti sanzioni.

Il libero accesso dei nostri amici a quattro zampe nei locali pubblici rappresenterà per il gestore un’arma a doppio taglio? Alcuni clienti poco favorevoli alla presenza di animali in sala potrebbero evitare il posto in questione.

La libertà di scelta vale sia per il gestore che per il cliente. Va tenuto in considerazione che oltre sette milioni di famiglie in Italia posseggono un cane registrato e certamente sceglieranno un locale che possa accogliere anche animali. Per i locali pubblici quindi sarà certamente un valore aggiunto. Anche in questo caso, però, vale la regola del buon senso.

In che modo i locali si potranno attrezzare per rendere il luogo accogliente anche per i cani?

Se il gestore ne consente l’accesso, ciotole e attrezzature sarà più conveniente metterle all’interno del locale. È un servizio utile e apprezzato sia dai cani che dai loro padroni.

Marcello Fiore, Direttore Generale Fipe

 

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