Hanno scritto ispirandosi al caffè in oltre quattrocento, da Alba a Piazza Armerina. Tra questi solo trenta hanno superato la prima scrematura del comitato di lettura, per essere poi sottoposti all’esame della giuria. Andrea Vitali, presidente della XVI edizione di Caffè Letterario Moak – coadiuvato da Guido Conti (scrittore), Davide Rondoni (poeta), Nadia Terranova (giornalista e scrittrice) e da Luca Nicolini (libraio) – ha decretato i cinque finalisti che concorreranno alla finale del concorso di letteratura promosso da Caffè Moak insieme ad Archinet.
I finalisti
Alberto Carta, con il racconto Kauà. Poco più che ventenne, è il finalista più giovane. Con Caffè Letterario Moak debutta nel palcoscenico dei concorsi letterari. E’ nato a Milano, dove vive e studia Ingegneria al Politecnico.
Lucio Aimasso non è invece nuovo ai concorsi nazionali di scrittura. Con il suo inedito Un caffè in terra straniera convince la giuria di Vitali. Classe 1978, nasce e vive ad Alba (Cuneo). Nonostante i suoi viaggi in giro per il sud’America e l’Africa, trova il tempo per partecipare (e vincere) a numerosi premi di letteratura. Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche, attualmente scrive e conduce corsi di scrittura per bambini nelle scuole elementari.
Siciliana di origine ed unica donna tra la rosa dei finalisti è Gaia Lauria. Nata a Piazza Armerina (Enna), si laurea a Palermo in Lettere Classiche. Vive a Parma da oltre quindici anni, dove lavora come giornalista. Con il suo inedito Mareacerbo, Gaia tenta l’ambito podio, a cui per poco non è arrivata nell’edizione 2015 di Caffè letterario.
E’ torinese, invece, il quarto finalista: Antonio Rubino, 39 anni si laurea in Ingegneria Chimica e attualmente si occupa di mercati energetici per un’azienda piemontese. Nonostante la scelta di un percorso di studi e lavorativo non umanistico, nel 2007 arriva il primo romanzo Cavalcando il Bene e il Male. La giuria di Caffè Letterario Moak lo ha selezionato con l’inedito Caffè Asnake.
Ultimo finalista, non in ordine di selezione, Michele Pelosi con Il Caffè di Sassobrutto. Nato a Caserta, vive in Brianza, dove è manager per una multinazionale straniera. La sera quando rientra a casa dimentica i fogli di calcolo, avvia Word e inventa storie. Oltre a scrivere ama anche l’arte in ogni sua forma.
I tre vincitori saranno svelati il 18 novembre durante la Serata di Premiazione (presso Caffè Moak, Modica). Presenterà Betty Senatore, speaker di Radio Capital. Lo scrittore più giovane e talentuoso riceverà, invece, il Premio Belgiorno, in memoria dello scrittore modicano Franco Antonio Belgiorno.
I quindici migliori racconti selezionati dalla giuria saranno invece pubblicati nell’antologia “I racconti del caffè”, edita da Caffè Moak.