Le opere di Livio De Simone, lo stilista-pittore che “pennellava di gioia e con tutti i colori possibili”, in mostra a Ragusa.
Colori esplosivi, dal blu cobalto al giallo dei limoni, rubati dalla macchia Mediterranea e incorniciati in rigorose geometrie e segni. Colori di due terre, di due regni, quello di Sicilia e quello di Napoli, divisi da una striscia di mare, ma uniti dalla storia e dalla bellezza. Gli stessi colori ereditati dalle opere di Livio De Simone, l’artista napoletano che dipingeva sui tessuti a mano libera, stendendo le stoffe su lunghi tavoli per assecondare naturalmente il getto delle pennellate in fantasie meta-floreali senza eguali e che saranno ospitate all’evento Il Regno delle 2 Sicilie tra design e vintage.
Venerdì 22 giugno alle ore 16.00 a Ragusa, nell’atelier Agorà di Via Virgilio 13, l’inaugurazione della mostra, dove foto e video d’epoca ripercorreranno la storia dell’artista napoletano che negli anni ’60 ha rivoluzionato l’artigianato. De Simone presenterà le tecniche di stampa manuale che ancora oggi realizza.
L’evento, di cui Moak è partner, è promosso da ADI Sicilia, in collaborazione con la Fondazione e l’Ordine degli Architetti di Ragusa e l’azienda Agorà. Obiettivo: divulgare e promuovere il design siciliano, coinvolgendo professionisti e aziende e sensibilizzando le imprese che vogliono scommettersi con una progettazione culturalmente consapevole.
Circondati dai coloratissimi tessuti che ricordano una Capri degli anni ’60, architetti e progettisti si confronteranno in un confidential talk – curato dalla Commissione Tematica ADI “handmade in Italy” – sull’artigianato di lusso e il suo impiego nella progettazione contemporanea, su nuovi utilizzi e nuove potenzialità che il sistema artistico e artigianale offre.
Interessante il gemellaggio tra Livio De Simone e la migliore produzione artigiana dell’isola, quel Regno delle 2 Sicilie che vede insieme alle opere dello stilista partenopeo i manufatti di Improntabarre, Nero Sicilia, Pavimenti Sansone, Studio Le nid e Desine.
Livio De Simone
Nato a Napoli nel 1920, abbandona giovanissimo la carriera da avvocato e investe sul suo talento creativo, imponendosi in poco tempo come uno dei protagonisti del prêt-à-porter italiano. Nel 1956 fonda l’azienda che porta il suo nome, sfila con i suoi capi a Palazzo Pitti, veste dive come Audrey Hepburn, Jacqueline Kennedy e Elsa Martinelli, e diventa un’icona nella Capri vip degli anni ‘60-‘70. La particolarità del suo stile è una tecnica di stampa a mano libera, da sessant’anni tratto distintivo del brand. Alla scomparsa di Livio, le redini dell’azienda sono passate prima alla moglie Graziella, da sempre leader commerciale del marchio, poi alla figlia Benedetta, che nel 2008 ha avuto l’intuizione di estendere la creatività di famiglia anche nell’home design, mantenendo fede allo slogan di Livio, “tutti i colori possibili”, con una continua sperimentazione cromatica sempre a cavallo tra tradizione e modernità.
La mostra resterà aperta al pubblico per tutto il mese di Luglio.