Classe 1977, livornese di origine, romana di adozione. Decoratrice, grafica ed illustratrice, Francesca Speranza ha una bella e dolce (è il caso di dirlo) storia da raccontare. Dopo il diploma di Grafica e Illustrazione, esprime la sua passione per l’arte decorando le ceramiche con tecnica ad olio. Cinque anni fa la maternità e l’arrivo della figlia Bianca (come la tela su cui un’artista dipinge), la conducono nel Paese dei Balocchi. Le torte prendono il posto delle ceramiche, diventando le sue nuove tele. Adatta così la tecnica della pittura su porcellana trasformandola nel Painting ad olio su torta. Oggi è docente di questa tecnica e consulente per società di settore del mondo cake design e della pasticceria. Il suo talento viene riconosciuto e premiato a livello internazionale, tra cui il 1° Premio Miglior Torta Aerografata all’Air Brush Talent Show e secondo alla 5° Coppa Italia di Pasticceria Artistica a Sigep 2016. Il suo motto: gusto e bellezza sono un tandem che pasticcere e decoratore devono pedalare per un dolce perfetto!
Da dove nasce l’idea di inventare una tecnica di pittura ad olio su torta?
A diciotto anni invece di una festa mi sono fatta regalare un forno per cuocere porcellana e ceramica. Un regalo anomalo ma già a quel tempo i pennelli accompagnavano la mia quotidianità. La pittura a terzo fuoco mi ha sempre affascinata e fino a quando ho potuto mi sono dedicata a quest’arte. Poi la gravidanza, non mi consentiva di entrare in contatto con i colori a base piombo; così un giorno iniziai a decorare sulla pasta di zucchero scoprendo che i due mondi si potevano fondere.
Quali sono gli ingredienti della tua tavolozza colori?
Non ho fatto altro che cercare dei colori commestibili liposolubili e scovare nella mia dispensa un medium che fosse come il mio olio di garofano. Da lì il passo fu breve a capire che l’olio di mais fosse il più adatto a darmi l’effetto desiderato.
Al Sigep 2016 hai realizzato il progetto “Bonus Track”: una torta monumentale che omaggia i Beatles, che ti ha fatto salire sul podio. Da dove nasce l’idea progettuale?
L’esperienza del Sigep 2016 mi rimarrà dentro per sempre. Un’emozione grande, frutto di mesi di preparazione. Il tema del concorso era la musica. I Beatles sono stati e lo sono ancora oggi un’icona musicale, grafica e di stile. Per me rappresentano il giradischi di papà su cui giravano i loro 45 giri originali. Il secondo posto al “Bonus Track”, il premio per estetica e gusto, è stato il risultato di un’analisi maniacale dello stile grafico e di un’accurata ricerca delle canzoni dei Fab Four. Non poteva mancare la mia pittura ad olio e i quattro volti sono stati realizzati in bianco e nero con questa tecnica.
Qual’è il tuo dolce del cuore?
Il mio dolce preferito è sua maestà la millefoglie con crema alla nocciola.
Per noi che amiamo il caffè, svelaci come con la bevanda nera può trasformarsi in “olio su torta”.
Il caffè, come il cacao, può trasformarsi in un colorante meraviglioso. Effetti come retrò, vintage per sfondi su torta, come quelli che ho realizzato sulla pieces del “Airbrush talent show”, primo premio assoluto e miglior torta aerografata, sono proprio il risultato dell’utilizzo del caffè.
I tuoi progetti futuri?
Vorrei ulteriormente specializzarmi nelle tecniche meno affinate e creare partnership con aziende del settore attente alla ricerca e all’innovazione.