Moak apre le porte ai concessionari esteri. L’azienda punta alle grandi catene food

Anche quest’anno si è svolto l’ormai consueto appuntamento con il Meeting Concessionari Estero, nella sede del centro direzionale Moak. Oltre cinquanta i partner provenienti dai Paesi che distribuiscono le miscele Moak nel mondo. Per l’edizione 2014 presenti anche i nuovi concessionari che hanno ampliato il network estero: Taiwan, Stati Uniti, Iraq, Australia, Siria e Montenegro. Una ulteriore espansione che dimostra come l’azienda confermi la volontà di investire in nuovi mercati, potenziando la rete distributiva e renderla il più possibile competitiva su tutti i fronti. Gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata hanno permesso di offrire una panoramica dei risultati raggiunti nel 2013 e degli obiettivi fissati per il 2014 e per gli anni a seguire.

Nell’intervento di apertura dei lavori, il direttore generale di Caffè Moak Alessandro Spadola ha confermato il trend di crescita dei mercati esteri che nel 2013 ha permesso di ritornare sui livelli di fatturato della quota export dell’anno precedente. Spadola ha inoltre presentato uno degli obiettivi del 2014: puntare l’attenzione sui grandi gruppi internazionali. “Oggi – ha spiegato il direttore generale di Moak – grazie agli investimenti di innovazione del sistema produttivo e alle certificazioni che l’azienda ha ottenuto negli ultimi anni, siamo pronti per presentarci alle grandi catene food del panorama internazionale, dove contiamo di entrare con il nostro prodotto che rappresenta il vero espresso italiano e che mantiene alta, ancora oggi, la qualità della produzione artigianale”.

Sul tavolo dei relatori i responsabili commerciali e di for[me]moak hanno sottolineato l’importanza di rendere sempre più solido e collaborativo il rapporto di partnership tra Moak e i concessionari, garantendo loro il supporto logistico e quello dell’area marketing, che ha permesso di rafforzare l’immagine del brand nel mondo. Il meeting è stata anche l’occasione per avere un confronto più diretto e umano tra l’azienda e i suoi partner, la possibilità di fornire nuove nozioni a tutti i partecipanti e nuovi stimoli per affrontare, nonostante la crisi, nuove sfide di mercato.

Alessandro Spadola

 

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