Un dolce vegano al cucchiaio, fresco e dissetante, perfetto per concludere un pranzo o come merenda estiva.
In estate si preferisce mettere da parte le preparazioni troppo lunghe e i dolci da forno e scegliere piuttosto dessert freschi e semplici da preparare. Uno di questi è il gelo, tipico dolce siciliano che nei diversi gusti non manca mai sulle tavole dei pranzi domenicali.
In questa ricetta Roberta Tribastone lo propone al caffè ricoperto con una delicata panna vegana al cardamomo; invece del classico stampino da budino, presentatelo nel bicchiere (meglio se di vetro). Un dolce semplice da preparare, da tenere in frigo e gustare in qualsiasi momento della giornata.
Ingredienti per 4 persone
per il gelo:
500 ml caffè Moak Aromatik
90 gr zucchero di canna
35 gr amido di mais
per la panna:
100 ml latte di soia
300 ml olio di mais
3 cucchiai di zucchero a velo
2 bacche di cardamomo pestato
Procedimento
Iniziate a preparare la panna, che userete per guarnire il vostro gelo. Emulsioniate in un frullatore il latte di soia e l’olio di mais, finché non otterrete una panna densa (foto 1). A questo punto versate in una ciotola e incorporate delicatamente lo zucchero a velo e il cardamomo pestato (foto 2). Mescolate finché non otterrete una composto uniforme (foto 3).
Preparate il gelo. Con una moka estraete 500 ml di caffè (foto 4). Versate in una ciotola metà della dose di caffè e lo zucchero di canna (foto 5). Mescolate con una frusta e una volta amalgamato tenetelo da parte (foto 6).
In un pentolino versate la restante dose di caffè con l’amido di mais (foto 7), ponete sul fuoco (foto 8). Quando avrà raggiunto l’ebollizione aggiungete il caffè che avevate mescolato con lo zucchero (foto 9). Rimestate per un paio di minuti finché non avrete ottenuto un composto denso.
Tocco finale con la composizione: versate in un bicchiere di vetro il gelo, facendo uno strato di circa 3 cm. Ricopritelo di panna al cardamomo e decorate con chicchi di caffè e fiori di campo (foto 10, 11 e 12). Mettete in frigo per un paio d’ore circa.
