Intervista all’autore di “Se non sbagli non sai che ti perdi”, il libro scritto con Mara Maionchi su come avere e mantenere il successo.
Rudy Zerbi è attivo in tutti i settori della comunicazione: radio, tv e adesso anche con un libro, scritto insieme a Mara Maionchi e appena pubblicato da Longanesi, dal titolo “Se non sbagli non sai che ti perdi”.
E’ stato per molti anni all’interno della casa discografica Sony ricoprendo vari ruoli tra cui quello di direttore artistico, ma fatale è stato l’incontro con Maria De Filippi che lo ha portato tra i protagonisti di due trasmissioni oggi seguitissime, Amici e Tu si que vales.
E’ stato anche giudice a Italia’s got talent. Chi meglio di lui può raccontare come si possa raggiungere il successo e poi mantenerlo?
In un mondo che va velocissimo come si può insegnare a un ragazzo (consiglio n.3: serve tempo) che per ottenere dei risultati è necessario attendere ed avere pazienza?
Non è facile. I social e la tv fanno illusoriamente credere ai giovani che si possa raggiungere tutto molto velocemente, ma poi, purtroppo, i risultati sono temporanei e spesso di scarso valore. Ciò che va spiegato è che il successo e le seguenti soddisfazioni sono semplicemente le tappe di un percorso che dura una vita intera. Anche quando hai ottenuto successo, hai ancora di fronte tanto lavoro, quindi l’impegno deve essere costante e proficuo, stando attenti ai cambiamenti necessari e alle inevitabili fermate. La vita è fatta di tanti traguardi, non ce n’è uno solo in tutta la nostra carriera lavorativa.
Dobbiamo anche considerare che non tutti arrivano in vetta, molti continuano a scalare. Cosa ti permette di non mollare mai?
Avere un sogno nuovo da realizzare. Bisogna sempre avere qualcosa che ci stimoli intellettualmente. Porsi obiettivi sempre diversi è fondamentale. Ognuno di noi, anche se si sente realizzato, sogna ancora e proprio quel sogno nel cassetto ci permette di andare avanti. Io, per esempio, e non mi stanco mai di dirlo, coltivo quello di aprire una gelateria. Questo desiderio mi stimola tantissimo. Mi documento in continuazione, leggo e controllo qualsiasi cosa parli di gelati. Una passione quasi al pari della musica.
È vero che fosti tu a suggerire Mara Maionchi come giurata di X Factor?
Sì, e se è per questo anche Morgan.
Sei un talent scout! A proposito, se tu fossi ancora direttore artistico della Sony, quale artista vorresti mettere sotto contratto?
Calcutta e Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, la parte romana della musica
contemporanea. La città sta vivendo un periodo difficile, ma è proprio dalle sofferenze che vengono fuori ispirazione e creatività.
Nel libro tu e Mara sottolineate spesso come ci sia bisogno degli incontri giusti. Quali sono stati i tuoi?
Più di uno, ma i due più significativi sono Gianni Morandi, che mi ha fatto capire quanto non si finisca mai di “faticare”, e Maria De Filippi che portandomi ad Amici mi ha spiegato quanto sia importante ascoltare e rispettare il pubblico che ti insegna quotidianamente.
Si arriva in alto, ma poi come si fa a rimanere sempre in vetta?
Ci sono tantissimi esempi di grandi artisti che non sono riusciti ad affrontare la fama, come Robin Williams, Avicii o Chris Cornell dei Soundgarden. Ghali, il giorno del suo compleanno ha scritto sui social che non augura a nessuno di diventare famoso. Ci si deve ricordare sempre come si è arrivati a quel punto, chi si era prima e tenere sempre ben presente che ogni giorno “è un momento che può passare in un momento”. Bisogna godersi la situazione e rimanendo sempre con i piedi per terra. Inoltre, bisogna avere rispetto per il denaro, facendo investimenti giusti che saranno di aiuto quando le cose andranno meno bene.
Tu soffri della sindrome da “posacenere sporco” che hai ereditato dal periodo in cui lavoravi nell’albergo dei tuoi genitori a Santa Margherita Ligure.
Ovunque vada! La mia vicina di casa a Milano lascia un posacenere sempre pieno di cicche. Teoricamente sarebbe nella sua parte di cortile, ma io tutte le volte che passo lo pulisco. E’ più forte di me!
Quindi vorresti diventare gelataio. Quale gusto scegli per accompagnare un caffè?
Il gelato alla nocciola delle Langhe. Con il caffè è la morte sua!