Quaranta mila partecipanti in 122 eventi, pubblici e privati, da Merano a Catania. È il risultato della Grande Sfida Fairtrade 2017, la campagna promossa dall’organizzazione globale che attraverso il marchio di certificazione Fairtrade, si propone di garantire migliori condizioni di vita per i produttori dei Paesi in via di sviluppo. La Grande Sfida Fairtrade 2017, dal 12 al 14 maggio, in Italia ha coinvolto un centinaio di locali che servono caffè Fairtrade, con l’obiettivo di promuovere verso i clienti la consapevolezza di poter fare la differenza attraverso le proprie scelte di consumo.
Tra questi, 17 hanno servito il caffè Bio Fair Moak: Bar Camparino (Pescara), Emporio Caffè (Spoltore-Pe), Bar Bamboo (Potenza), Colonial Cafè (Milano), Bar Tabarè (Modica), Caffetteria Carmenini (Ciampino-Roma), Enoteca Trattoria Assunta (Latina-Roma), Caffè on the rock’s (Terracina-Lt), Ad Maiora-130 Small (Olbia-Ot), Madrugada (Porto Rotondo), Antica Caffetteria Farris (Budoni-Ss), I Grani (Nuoro), Paccamora Bio Bar (Enna), Grand Moritz (Catania), Bike Caffè Movimento Centrale (Siracusa), Caffè Civico 41 (Sora-Fr), Arian Caffè (Putignano-Ba). Grazie alla collaborazione di Caffè Moak, da Pescara a Potenza e da Catania a Nuoro, in molti hanno consumato un caffè Fairtrade, sentendosi parte di un movimento globale.
L’invito era quello di sensibilizzare i propri clienti a scegliere Fairtrade per la colazione o la pausa caffè, a casa o al bar, in ufficio con i colleghi o all’università. La tre giorni si è svolta in concomitanza con la giornata mondiale del commercio equo, celebrata il 13 maggio in tutto il mondo. La World Fairtrade Challenge ha infatti coinvolto anche i consumatori di Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Germania, Australia, Corea, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Sudafrica, Spagna, Svezia e Stati Uniti, con l’obiettivo di organizzare l’evento Fairtrade più grande al mondo.
Ciascun locale ha colto l’occasione per promuovere campagne collaterali sul tema della sostenibilità. Tra queste “Differenziare è vita”: chi si presentava con tappi di bottiglia o carta da riciclare aveva un caffè Fairtrade gratis. Per i più coraggiosi c’è chi ha lanciato “la sfida nella sfida”: farsi tatuare il logo Fairtrade e portare a casa un premio in denaro.