Marco Poidomani per la seconda volta Campione Italiano Baristi di Coffee in Good Spirits 2019.

Marco Poidomani

Dalla Sicilia al viaggio nello spazio, il neo campione si prepara a volare verso Berlino per la finale mondiale.

Ha portato i giudici sul vulcano Etna, facendoli poi salire sulla sua navicella spaziale con tappa nel futuro. Un entusiasmante e coinvolgente viaggio tra l’onirico e la realtà guidato da Marco Poidomani che ha vinto per la seconda volta il titolo di Campione Italiano baristi di Coffee in Good Spirits 2019.
La proclamazione della più autorevole competizione al mondo di drink a base di caffè promossa da SCA (Speciality Coffee Association) si è svolta in occasione della 40° edizione del Sigep di Rimini, dove Moak era presente con un proprio stand.

Dopo la vittoria del 2017 nella stessa categoria, Marco Poidomani – trainer SCA e responsabile Moak People Training – l’accademia di formazione di Caffè Moak – ha conquistato per la seconda volta i giudici internazionali, accompagnandoli con i suoi coffee spirits in un viaggio spazio-temporale ricco di emozioni.

 

Partenza dalla Sicilia, la sua terra, con tappa sull’Etna. Per riscaldarsi dal freddo prepara una bevanda calda con whisky, zucchero e liquore di clementine siciliane e caffè del Perù estratto con metodo espresso e baypassato con acqua calda. Il tutto servito in calici di pietra lavica dell’Etna su ghiaccio fumante (che riproduce il cono di fumo del vulcano attivo).

Al quinto minuto cambio d’abito e musica per la seconda prova richiesta dalla gara. Sulle note della colonna sonora di Star Trek il campione si toglie il basco siciliano e indossa la divisa da astronauta, facendo salire i giudici a bordo della sua navicella spaziale. “E’ il mio sogno tra vent’anni – ha raccontato durante la perfomance – Dopo aver girato il mondo, voglio fare un viaggio sullo spazio”.

Marco invita, quindi, i suoi “passeggeri” a guardare dall’oblò della navicella in partenza, in direzione del Brasile. Su una spiaggia immagina di bere la aluà, bevanda tipica brasiliana a base di ananas, zenzero e zucchero di canna moscovado. Quindi tappa a Cuba dove prendere un rum. Sono gli ingredienti del cocktail, raffreddato con la tecnica di miscelazione del throwing (“lancio”).

I giudici

Li serve in bicchieri a forma di capsula spaziale (realizzati per lui da una designer) e fluttuanti su una piattaforma magnetica, che simula l’assenza di gravità nello spazio.
Si torna alla realtà e si ha subito la sensazione che il suo viaggio abbia conquistato giudici e platea. Un’esecuzione della durata di 9 minuti e una manciata di secondi che gli ha permesso portare tutti nel suo sogno, ma subito dopo di aprire gli occhi e realizzarne un altro: vincere il titolo di Campione e volare verso Berlino per la finale mondiale (6-8 giugno 2019).

Sono felicissimo – dice Marco Poidomani – e dedico anche questa volta la mia vittoria a mia moglie e ai miei figli. Adesso mi aspetta il mondiale e un nuovo progetto: divulgare in Italia la affascinante disciplina del Coffee in Good Spirits tra i giovani baristi. Ringrazio in particolare modo il mio coach Andrea Lattuada e Caffè Moak, oltre agli sponsor che hanno contribuito alla preparazione della mia gara”.

Marco Poidomani premiato da Andrea Mascetti (Rancilio) e da Cristina Caroli (SCA)

Sono felicissimo – dice al termine della gara – e dedico anche questa volta la mia vittoria a mia moglie e ai miei figli. Adesso mi aspetta il mondiale e un nuovo progetto: divulgare in Italia la affascinante disciplina del Coffee in Good Spirits tra i giovani baristi. Ringrazio in particolare modo il mio coach Andrea Lattuada e Caffè Moak, oltre agli sponsor che hanno contribuito alla preparazione della mia gara“.

Il video dell’esibizione