In tutte le campagne adv, Moak ha voluto raccontare il mondo o raccontarsi, a volte con ironia, altre con poesia, rendendo illustrazioni o frasi espressione di pensieri o storie di popoli. La campagna “moak generaction” abbatte ogni distanza tra le persone, tra le loro diversità e lo fa attraverso illustrazioni ironiche di personaggi, in cui ciascuno può anche riconoscere se stesso, un amico o un ruolo nella società. Proprio come chi fa parte del mondo virtuale, dove non esistono distanze fisiche, diversità razziali. Partendo dal concept grafico della campagna adv moak generaction, for[me]moak lancia l’iniziativa “put your face” (mettici la faccia!). Un pannello alto due metri viene installato in città o Paesi di forte interesse turistico, dove Moak è presente. L’immagine è quella della moak generaction, dove due dei personaggi illustrati, che rispecchiano usi e tradizioni di una Regione o Paese e il cui volto sarà forato, si accenderanno di colore. Ad attrarre clienti e turisti sarà la possibilità immediata di poter mettere la propria faccia sullo spazio forato e farsi fotografare prendendo il posto dei personaggi illustrati.
Gli utenti, inoltre, potranno partecipare al contest “putyourface”, pubblicando le loro foto su instagram con l’hashtag #putyourfacemoak. Tutte le foto saranno visibili sul sito ufficiale www.putyourfacemoak.com. L’ultima foto pubblicata in ordine cronologico sarà promossa in primo piano sull’homepage, mentre quella più votata del mese su Instagram riceverà un premio messo in palio da Caffè Moak. Un gioco, un divertimento, ma anche un modo di promuovere il brand e di veicolare il messaggio che appartiene alla filosofia Moak: tutti facciamo parte di una catena, di un dna, dove ciascuno è protagonista, dove si abbattono barriere razziali, politiche o religiose. Ciascuno può far parte di una generazione nuova, mettendoci la propria faccia.
Brano consigliato per la lettura di questo articolo: God put a smile upon your face – Mark Ronson