Premiati i vincitori dell’edizione 2019 di Caffè Letterario e Fuori Fuoco Moak.
I libri, le foto e la conoscenza sono armi potenti che possono smuovere le coscienze e avere la capacità di vincere la paura del “diverso”. E’ l’invito che Moak ha voluto rivolgere al pubblico della 18° Serata di Premiazione dei Concorsi promossi da Caffè Moak lo scorso 5 ottobre. Nel cuore della fabbrica di caffè, sono stati proclamati i vincitori della XVIII edizione di Caffè Letterario (premio di letteratura) e della VI edizione di Fuori Fuoco, concorso internazionale di fotografia.
I vincitori di Caffè Letterario Moak 2019
La giuria di Caffè Letterario – presieduta da Piero Dorfles (giornalista e critico letterario) – ha assegnato il primo premio a Marco Pulejo (ingegnere di Carrara) con il racconto “La casa americana”.
Motivazione: giocando tra visibile e invisibile, costruzione e crollo, vivi e morti, destino dei luoghi e scelte individuali, l’autore racconta la storia di una truffa legata a una casa infestata, forse, dai fantasmi. Con cinismo e ironia, l’eco della tradizione gotica di Edgar Allan Poe compare in questo racconto disincantato e onirico, svelando quante crepe segnano la nostra vita.
Secondo posto per Vanes Ferlini con l’inedito “El Golosito”.
Motivazione: un racconto che scava nelle ambiguità del passato, con l’obiettivo di indagare l’animo umano trascinato dalla violenza della storia. Nel solco di una rinnovata attenzione per la fuga dei gerarchi nazisti in Sudamerica, l’autore mostra come sia impossibile mascherare la propria identità.
Terzo classificato, con il racconto “Caffè Matto”, il modenese Davide Lugli, che ha anche ricevuto anche il riconoscimento del Premio Belgiorno per essere il più giovane tra i finalisti.
Motivazione: Caffè Matto ci ricorda un momento importante della storia d’Italia. Con dei rimandi a citazioni cinematografiche colte, ha il coraggio di affrontare il crinale tra follia e normalità e il modo in cui la percezione di esso è cambiata nel 1978. Le storie dei personaggi si incastrano nei mesi di questa grande trasformazione, raccontata con uno stile serrato e asciutto.
I quindici inediti selezionati dalla giuria saranno invece pubblicati nell’antologia “I racconti sul caffè”.
Vincitori Fuori Fuoco 2019
La giuria della 6° edizione di Fuori Fuori Moak – presieduta da Denis Curti (critico fotografico) – ha assegnato il primo posto per Cristina Fontana (fotografa veronese) con il minireportage “Ri_Nascita”.
Secondo classificato Samuele Pepe, romano, con l’opera in tre scatti “Tostatura 120 BPM”.
Terzo premio per Mario Scrimieri (fotografo di Lecce) con “La storia di un caffè, in un caffè” (foto in basso).
A Matteo Capone, con il trittico “Qahwa”, è andato il premio “Categoria Studenti”, un workshop de Il Fotografo, una delle più autorevoli riviste di settore in Italia.
Nel corso della serata si sono alternati interventi di nomi di spicco del panorama artistico italiano (Nadia Terranova, Antonio Pascale, Mohamed Ba) che hanno affrontato il tema dei diritti umani, raccontando e spiegando con dati alla mano come, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, le parole e le immagini possono diventare armi potenti che ognuno può usare per provare a trasmettere un messaggio di tolleranza verso il prossimo e il diverso, senza pregiudizi.
Ospiti d’eccezione i Musica da ripostiglio, che hanno fatto divertire il pubblico con un repertorio a metà strada tra l’ironico e l’impegnato, tra l’inedito e brani cover.
Partner della serata Fuji e il gruppo editoriale Sprea, oltre alle aziende siciliane che con Moak condividono gli stessi valori: Birrificio Tarì, Cantine Marilina e Spiriti in fermento, Arùci e Libreria Mondadori Modica.