Caffè da leggere

Collana: Scrittori italiani e  stranieri   Edizioni: Mondadori Anno: 2013  Numero di pagine: 240 Prezzo: 17,00 euro ISBN: 9788804624592

I personaggi, teneri e intensi, trascinano il lettore sullo sfondo di una affascinante Londra. Un libro dalla trama semplice, ma ricco di riflessioni che emergono dall’ingenuità del protagonista. Interessanti gli spunti sullo sfruttamento del lavoro e degli immigrati.

 

La piramide del caffè

di Nicola Lecca

Imi non conosce i suoi genitori e non ha avuto un’infanzia normale. Ma nell’orfanotrofio ungherese in cui è cresciuto ha imparato molte cose: l’arte del baratto, la passione e la crudeltà di ogni vero gioco, l’infelicità della solitudine e la felicità delle piccole cose. Quando compie diciotto anni, Imi può decidere cosa fare di sé, e si sente saldo e forte. Per la prima volta varca i confini angusti in cui è cresciuto e va a vivere a Londra, dove trova lavoro come cameriere in una grande catena di caffetterie. La vecchia signora che lo ospita, il collega con cui stringe amicizia, tutti cercano di convincerlo che ciò che a lui appare parte di un meccanismo benevolo e intelligente, volto alla felicità di ogni individuo nelle vie brulicanti di Londra, in realtà è governato da leggi ben più meschine e legate al profitto. Nessuno potrà convincerlo, fino a che la vita stessa non si incaricherà di aprire i suoi occhi ingenui…

L’autore

Nicola Lecca (Cagliari, 1976) è uno scrittore nomade che ha abitato a lungo a Reykjavík, Visby, Barcellona, Venezia, Londra, Vienna e Innsbruck. La sua raccolta di racconti “Concerti senza Orchestra” (Marsilio 1999) è stata finalista del premio Strega. All’età di ventisette anni ha ricevuto il premio Hemingway per la letteratura. Le sue opere sono presenti in quindici Paesi europei. Per i suoi meriti artistici, Nicola Lecca è stato anche scelto a rappresentare l’Italia a bordo del Literaturexpress, un treno patrocinato dall’Unesco – con a bordo 100 scrittori di 46 Paesi – che, nell’estate del 2000, ha viaggiato da Lisbona a Mosca.Per Radio Rai è stato inviato in numerose città europee anche in qualità di critico musicale e ha scritto e condotto i programmi “Grand Hotel” e “Settimo Binario”.