Di lei è proprio il caso di dirlo: bella, brava e simpatica. Barbara Tabita, attrice siciliana è una donna eclettica: attrice di teatro, cinema e tv, si definisce anche “creatrice di idee”. Il grande pubblico la conosce soprattutto per la serie tv “I Cesaroni”, “Natale in Sudafrica” e “Il 7 el’8”. Noi l’abbiamo incontrata in azienda, in occasione delle ultime riprese del film “Italo”, della giovane regista Alessia Scarso, girato nella vicina Scicli, dove è una delle protagoniste insieme a Marco Bocci e ad Elena Radonicich. Davanti a un caffè, mi parla di sè, del suo mondo e delle sue innumerevoli passioni, con fare naturale, ironico e per nulla costruito.
Una passione per il cinema e il teatro. Da dove nasce?
È nel mio DNA. Il mio bisnonno materno lavorava nella compagnia teatrale di Pirandello. Sia io che mio fratello siamo attori, mentre mia sorella è una stilist del cinema.
Il tuo ruolo è sempre quello della moglie o fidanzata del protagonista. Cosa pensi del ruolo della donna nella società?
Credo molto nelle donne e nella loro coesione. Sono una vera forza della natura: possono essere imprenditrici e madri contemporaneamente. Io, invece, ho scelto nella vita di essere moglie e al momento solo madre del mio lavoro.
Cosa pensi del cinema in Italia oggi?
Nonostante si parli di forte crisi, credo si possano fare grandi cose per sostenere il cinema italiano. Dobbiamo scrollarci dall’idea che tutto ci è dovuto, che i soldi arrivino solo dalle istituzioni o dai fondi della politica. Con il tax credit e il product management si possono aiutare produttori e giovani registi. Il cinema italiano rappresenta uno dei prodotti di esportazione della nostra cultura e per questo va sostenuto. Uno dei miei obiettivi è quello di promuovere il cineturismo, partendo dalla mia terra, la Sicilia, un set a cielo aperto, dove la luce è straordinaria e dove non hai bisogno di costruire alcuna scenografie. Come ne “Il Commissario Montalbano” e in “Italo”, girato a Scicli e presto sul grande schermo.
È stato più difficile essere donna e siciliana per avere successo?
Troppo. Non perchè sono siciliana. Anzi, è un punto di forza. La difficoltà sta nell’aspetto gradevole, soprattutto per chi, come me, ha sempre fatto commedie e spesso viene considerata bella ma stupida. Il mio carattere, tenace (come diciamo noi, “con la battuta sempre pronta”), mi ha poi riscattata, soprattutto in teatro, dove puoi esprimerti con più spontaneità e professionalità.
Non solo attrice, ma anche imprenditrice
Non credo che abbandonerò mai il mio lavoro di attrice, ma ho scoperto, proprio facendo cinema, di avere una passione e delle attitudini per il marketing e tutto ciò che sta “dietro le quinte”. Così, tra un set e l’altro, ho seguito un master alla Louis sul management della produzione cinematografica e televisiva. Scrivo anche sceneggiature e spettacoli teatrali e ho avviato, da poco, una società che si occupa di comunicazione e product placement. Amo la musica e il canto, che metto sempre nei miei spettacoli.
Quali sono le tue passioni?
Amo il brand, qualsiasi brand. Faccio collezione di gadget, soprattutto quelli che non puoi comprare, quelli introvabili. Altra passione o “mania” sono le barbie. Attratta dal nome, ne ho collezionate già duecento, ancora confezionate, ma a breve diventeranno la texture di una parete del mio ufficio. Non ho invece una grande passione per il sonno: dormo poco, circa quattro ore a notte. Amo pensare, creare e ideare e spesso le migliori idee vengono fuori proprio di notte o all’alba.
Progetti per il futuro?
Ho appena finito di girare “Italo”, che uscirà a breve nelle sale cinematografiche e sto per iniziare le riprese della terza stagione di “Fuoriclasse”, la serie tv con Luciana Littizzetto, che andrà in onda su Raiuno nel 2014.
Qual’è il tuo rapporto con il caffè
Dormendo poco, forse non dovrei abusarne, ma non riesco a farne a meno. Ho trovato però un buon compresso: alternarlo con un ottimo decaffeinato.
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